Un cinema ricercato, capace di proporre voci e linguaggi rivoluzionari affrontando anche temi scomodi: è quello su cui punta Wanted, la nuova distribuzione dedicata – spiega la co-founder Anastasia Plazzotta – “a chi da un film si aspetta non soltanto divertimento, ma anche pensiero, stimolo, dibattito, sorpresa, approfondimento. Un cinema che non scivola via appena si accendono le luci, ma che lascia un segno nello spettatore”. Wanted distribuirà tra marzo e aprile 2015 i primi due film del listino: “Eau argentée – Autoritratto siriano” di Ossama Mohammed e Wiam Simav Bedirxan e “Finding Fela” del premio Oscar Alex Gibney.
Presentato in prima mondiale all’ultimo Festival di Cannes, Eau argentée è una sconvolgente opera-collage sulla guerra civile in Siria, dove ogni giorno c’è chi filma e poi muore, mentre altri uccidono e poi filmano. Un film nato dal dialogo a distanza tra Ossama Mohammed – cineasta siriano esule a Parigi – e una giovane attivista curda, Wiam Simav Bedirxan: “Se fossi qui, su cosa si fisserebbe la tua telecamera?”. La scintilla che ha dato il via al progetto è il video di un ragazzo arrestato e torturato dalle forze di sicurezza di Bashar al-Assad, poi postato dagli aguzzini su youtube. Ne è nata una testimonianza sul valore dell’immagine in movimento in tempo di guerra, un urlo lacerante contro ogni tipo di repressione violenta che – attraverso i video di mille e uno siriani – costringe lo spettatore a osservare il conflitto e i suoi effetti da una prospettiva inedita, radicale e rivoluzionaria.
Una delle figure più controverse della storia musicale del XX secolo è invece al centro di Finding Fela, il nuovo film di Alex Gibney (Taxi to the Dark Side, Mea Maxima Culpa): un’indagine sulla vita, la carriera, l’influenza culturale e politica che il genio dell’Afrobeat e attivista politico Fela Kuti (1938-1997) ha esercitato nel corso del Novecento, fino ad ispirare, dopo la sua morte, anche un musical di enorme successo a Broadway.