Le “riconversioni di Natale” in programma nell’Uttar Pradesh (India) non sono state cancellate ma solo rimandate a fine anno. Lo ha comunicato la Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss), il gruppo paramilitare radicale indù. Nel frattempo il premier indiano Narendra Modi ha deciso di non intervenire in Parlamento per riferire sul caso, nonostante il pressing delle opposizioni, iniziato dopo il passaggio coatto all’induismo da parte di 300 musulmani in cambio di cibo e soldi.
Su questo problema rischia di scoppiare un vero e proprio caso politico considerato che il partito di Modi (l’ultranazionalista Bharatiya Janata Party) è molto vicino ai gruppi responsabili delle violenze contro le minoranze etnico- religiose che si trovano nel Paese asiatico. Secondo l’Hindustan Times (come riporta Asianews.it) nei giorni scorsi il premier avrebbe incontrato alcuni uomini del partito chiedendo loro di non cedere alle pressioni degli avversari.