Per la prima volta un alpinista tunisino ha raggiunto la cima del Monte Everest, la vetta più alta del mondo (8.848 mt di altezza) nella catena dell’Himalaya. Partito dal Nepal per realizzare il suo sogno, Tahar Manai, 26 anni, dopo nove ore di scalata, 1200 metri di dislivello e temperature a 50 gradi sotto zero è riuscito a raggiungere “il tetto del mondo”, sul quale ha piantato con orgoglio la bandiera tunisina, in un gesto di omaggio al suo Paese.
Tahar, nato a Sousse e residente in Francia, pompiere di professione, ha dedicato la sua scalata alla Tunisia, intitolando la sua spedizione “L’ascesa di una nazione” come per simboleggiare l’ascesa di un Paese in cerca della sua unità, desideroso di andare incontro alla democrazia e ricucire le ferite del passato, come ha lui stesso spiegato in una recente intervista. Solo due maghrebini prima di lui erano riusciti nell’impresa, l’algerino Nadir Dendoune e il marocchino Nacer Ibn Abdeljalil.