#NormanAtlantic Le persone tratte in salvo salgono a 175. Proseguono le operazioni di soccorso. E’ l’ultimo tweet della Marina militare sull’emergenza della Norman Atlantic, la nave traghetto partita dalla Grecia nella quale è scoppiato un incendio partito dall’interno dei garage dell’imbarcazione. A bordo c’erano 478 persone, tra cui 44 italiani (22 fanno parte dell’equipaggio). C’è una vittima: un greco che si è tuffato in mare per sfuggire al rogo ed è morto di ipotermia. I soccorsi, difficili a causa delle condizioni critiche dal mare, sono a rilento e sul traghetto ci sono ancora circa 300 persone. La Marina Militare è impegnata con gli elicotteri nelle operazioni di salvataggio. Ci sono ancora 308 persone a bordo della Norman Atlantic, la nave traghetto avvolta nella fiamme nel mare Adriatico. Le operazioni di soccorso andranno avanti per tutta la notte, grazie agli elicotteri con la capacità di visione notturna.Al comando della nave c’è un italiano, Argilio Giacomazzi, 62 anni, della Spezia.
#soccorsoNormanAtlantic Nave SAN GIORGIO #MarinaMilitare assume il coordinamento delle azioni di soccorso in mare.
— Marina Militare (@ItalianNavy) 28 Dicembre 2014
Dopo ore di tentativi, il rimorchiatore Marietta Barretta partito dal porto di Brindisi è riuscito ad agganciare con una cima la prua della Norman Atlantic. Potrebbero quindi iniziare a breve le operazioni di stabilizzazione e rimorchio della nave che è ancora alla deriva ed in fiamme. Drammatico il grido d’aiuto dei naufraghi: “La nave si è inclinata, siamo in pericolo, bruceremo come topi, non so quanto resisteremo”.
Le operazioni dedicate a trasbordo passeggeri da nave in fiamme si estenderanno durante notte #NormanAtlantic — Roberta Pinotti (@robertapinotti) 28 Dicembre 2014
L’imbarcazione è stata sottoposta con regolarità ai controlli da parte delle autorità marittime e dei registri di classificazione navale. L’ultimo, in ordine di tempo, è di pochi giorni fa: il 19 dicembre nel porto di Patrasso. In totale, erano sei le “deficienze” segnalate. La loro gravità, ovviamente, determina il verdetto: in caso di gravi irregolarità, che possono pregiudicare la navigazione e la sicurezza dei passeggeri e dei mezzi imbarcati, la nave viene bloccata, altrimenti si concede l’autorizzazione a partire, con l’obbligo però di porre rimedio nel più breve tempo possibile. Fra le deficienze segnalate, quelle alle strumentazioni dei sistemi di emergenza (luci e altro), alla documentazione e soprattutto al funzionamento delle porte tagliafuoco. Dopo le polemiche è arrivata la precisazione dell’armatore: la nave Norman Atlantic, che era “in stato di piena funzionalità – scrive la Visemar – 10 giorni fa il traghetto è stato sottoposto ai periodici controlli di funzionalità, come previsto dalle procedure. I controlli hanno confermato lo stato di piena funzionalità della nave”. La nota conferma che “nel corso di tali controlli era stato riscontrato un lieve malfunzionamento di una delle porte tagliafuoco, la numero 112, situata al ponte numero 5, ponte sovrastante a quello da dove sembrerebbe, con le informazioni finora disponibili, essersi sviluppato l’incendio. Tale malfunzionamento è stato immediatamente eliminato a soddisfazione degli organi ispettivi competenti e la nave ha potuto prendere servizio. Sul Norman Atlantic vi sono un totale di 160 fra porte e aperture tagliafuoco”.
Il premier Matteo Renzi è rientrato dalla Toscana a Palazzo Chigi per seguire, da Roma, la vicenda e i soccorsi messi in campo.
Stiamo seguendo la vicenda del traghetto tra Grecia e Italia, in contatto con il premier Samaras e con max coinvolgimento nostra Marina — Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 Dicembre 2014