Nonostante le controverse polemiche scatenate dall’uscita del film nelle sale, l’attacco hacker a discapito della Sony, le minacce di attentati e le conseguenti risposte degli States, alla fine la pellicola “The Interview” è stata proiettata in 320 sale americane incassando oltre 2,8 milioni di dollari. Inoltre il film, che racconta un immaginario complotto americano per uccidere il leader nordcoreano Kim Jong-un, è stato reso disponibile facendo così incassare alla casa produttrice oltre 15 milioni di dollari ed è stato scaricato a pagamento più di 2 milioni di volte solo fino al 27 dicembre.
A quanto sembra l’attacco hacker, rivendicato dai Guardiani della Pace, che voleva danneggiare la Sony ha invece avuto l’effetto contrario, dando così molto risalto ad una pellicola che non è stata giudicata molto positivamente dalla critica. Nonostante il successo di “The Interview”, la Sony continua a avere problemi con i servizi legati ai servizi online dei giochi della Playstation. Secondo una comunicazione della casa di produzione sembrava che la normalità si fosse raggiunta nella giornata di domenica, ma invece si riscontrano ancora problemi con le connessioni di rete alle sue consolle.
Molto probabilmente i responsabili dell’attacco hacker sono i “Lizard Squad” che avevano annunciato già il 2 dicembre che stavano preparando “un bel regalo di Natale” per la Sony. Anche ad agosto – solo inviando un Tweet – lo stesso gruppo era riuscito a fare credere di aver piazzato una bomba su un aereo della American Airlines sul quale avrebbe dovuto viaggiare un alto dirigente Sony.