“La pace si basa su quattro pilastri: giustizia, amore, verità e libertà”. Lo afferma monsignor Nicolas Djomo, presidente della Conferenza episcopale della Repubblica Democratica del Congo (Cenco), attraverso un messaggio diffuso in occasione delle festività natalizie e in vista del nuovo anno. Il presule sottolinea “la gioiosa speranza” del Natale e l’importanza di mettere al centro dell’azione pastorale “la ricerca della pace e la testimonianza di una vita da artigiani di pace”. I vescovi del Congo enumerano una serie di problemi che affliggono la loro terra: violenze legate a questioni socio-politiche ed elettorali, difficoltà economiche, cattiva gestione dei terreni agricoli. Al contempo denunciano la mancanza di una giustizia indipendente ed equa e di una vera autorità statale. “Come Pastori – dichiarano nel messaggio – condanniamo tutte queste forme di violenza e ci facciamo portavoci di tutte le vittime senza voce che reclamano giustizia”.
Dinanzi alla violenza, che “deforma le relazioni tra gli uomini e la loro relazione con Dio”, “la Chiesa-famiglia di Dio, soprattutto in Africa, è chiamata a costruire una società pacifica in cui si vivano i veri valori di una vita familiare autentica”. Inoltre “è chiamata a diventare per tutti un luogo di autentica riconciliazione, portando nel mondo il perdono di Cristo, Principe della pace”. Per un cristiano, osserva la Cenco, “non esistono barriere di razza, clan, tribù o territorio”. Un altro aspetto sottolineato da monsignor Djomo è quello legato alla formazione dei giovani: “è un dovere nobile educare le nuove generazioni agli ideali di verità, giustizia, amore e pace” e al “rispetto della legge”. “La riconciliazione – concludono i presuli – supera le crisi, restituisce la dignità alle persone ed apre la via allo sviluppo ed alla pace duratura tra tutti i popoli, a tutti i livelli”.