Israele congela fondi all’Anp (Autorità nazionale palestinese) pari a 500 milioni di shekel (100 milioni di euro) di dazi doganali. Si tratta di una somma relativa a entrate di un mese, sulla quale i palestinesi facevano affidamento per spese governative e per pagare gli stipendi agli impiegati.
La decisione, voluta dal premier Benjamin Netanyahu, è stata annunciata in risposta alla richiesta da parte della Palestina di aderire alla Corte penale internazionale.
In base ad accordi bilaterali, Israele raccoglie di norma dazi doganali per conto dell’Anp e ne versa l’importo complessivo a Ramallah una volta al mese. La cifra di 500 milioni di shekel, ha precisato l’emittente, è relativa al mese di dicembre 2014. Questo importo potrebbe essere ora utilizzato per saldare debiti dell’Anp
verso Israele: ad esempio, per il consumo di energia elettrica o per ricoveri di cittadini palestinesi in ospedali israeliani.
La decisione del congelamento, ha appreso ancora la radio militare, è stata presa venerdì in un vertice tra il premier israeliano, il ministro della
Difesa Moshe Yaalon e il ministro per le Questioni strategiche Yuval Steinitz.