Bus per sole donne contro le molestie sessuali sui mezzi pubblici in Nepal. E’ l’iniziativa messa a punto dal governo a Kathmandu, nella capitale, nel tentativo di proteggere le passeggere dalle aggressioni sessuali, soprattutto durante la ore di punta, molto frequenti nel Paese. Attivi, per il momento, quattro minibus da 17 posti che, contrassegnati da una grande scritta ‘women-only’ – solo per donne – attraversano le vie principali della capitale la mattina e la sera. Un solo autista è donna, ma l’obiettivo del governo è quello di avere un equipaggio tutto al femminile.
“I palpeggiamenti e le molestie sessuali sono un problema per le donne che utilizzato gli autobus, soprattutto quando i bus sono sovraffollati”, ha dichiarato Bharat Nepal, presidente dell’Unione Federale Trasporti Bagmati, presentando il nuovo servizio alla stampa. “Con questa piccola iniziativa – ha aggiunto – cerchiamo di rendere il pendolarismo più sicuro”.
In un sondaggio del 2013 della Banca mondiale, il 26% delle donne tra i 19 e i 35 anni aveva dichiarato di aver subito qualche forma di molestia a sfondo sessuale sui mezzi pubblici in Nepal. E nel 2011, una monaca buddista di 21 anni era stata violentata su un bus nel Nepal orientale da cinque uomini, tra cui il conducente del mezzo. Un’iniziativa simile è stata attivata nel 2010 dalle autorità della vicina India che, dopo una pioggia di denunce per molestie, hanno introdotto dei vagoni riservati alle donne nella metropolitana di Nuova Dehli.