Due attacchi simultanei intorno alle due del mattino, ora locale, nella città semi-autonoma cinese hanno colpito l’abitazione dell’editore pro-democratico di Hong Kong Jimmy Lai e la sede di Next Media, il gruppo editoriale di cui Lai era presidente. Le forza dell’ordine intervenute hanno classificato l’attentato come incendio doloso, dato che fortunatamente non ci sono stati grandi danni a edifici o persone. Secondo le prime indagini l’attacco è stato compiuto da alcuni uomini mascherati che hanno lanciato molotov sui due obiettivi. Le auto dei due attentatori sono state ritrovate incendiate e senza targa.
L’editore era coinvolto direttamente con il movimento Occupy Central, sia fornendo generosi finanziamenti a gruppi politici promotori delle manifestazioni, sia partecipando attivamente a queste proteste finendo addirittura in stato d’arresto. Inoltre, Next Media è la casa editrice che pubblica il quotidiano Apple Daily, spesso critico con il potere cinese e forte sostenitore del movimento pro-democratico di Occupy Central, che ha bloccato le strade di Hong Kong per due messi e mezzo tra la fine di settembre e la meta’ di dicembre scorso per chiedere il suffragio universale diretto alle prossime elezioni del 2017. Lo scorso dicembre l’editore si è dimesso dalla presidenza di Next media affermando di voler “passare più tempo con la sua famiglia e seguire i suoi interessi personali”.