“A bocciare il semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue non è la Lega Nord”. Secondo il leader del movimento, Matteo Salvini, il semestre è stato bocciato “dall’aula dell’Europarlamento: il deserto”. L’attacco è diretto, frontale. Viene lanciato durante il discorso di chiusura del periodo gestito dall’Italia che Renzi fa all’Europarlamento di Strasburgo. E ha buon gioco, in un’aula praticamente deserta dove a mancare non è solo il presidente Barroso, che già è grave, ma persino i compagni di partito del premier italiano.
“Ad ascoltare i sei mesi per il trionfo di Renzi – ha detto Salvini – non c’erano neanche quelli del suo paertito, l’Aula era deserta. Nemmeno quelli di sinistra lo ascoltano. Ottanta pagine di promesse presentate a noi sei mesi fa e il nulla dopo sei mesi. Zero. La peggiore demagogia è chi viene pagato per fare e non fa nulla”.
Il leader della Lega Nord ha criticato Renzi per l’inconsistenza del suo intervento, per non aver fatto cenno al dramma della disoccupazione, al disastro economico, per non aver difeso i marò, valorizzato l’agricoltura, la pesca, difeso i nostri prodotti dalla Cina, aiutato il Made in Italy.