Potrebbe non essere più disegnato Peppa Pig, il famigerato cartone animato che come protagonista ha una famiglia di maiali. Queste le nuove linee guida della Oxford University Press, casa editrice che pubblica testi scolastici e prodotti editoriali educativi, che scrivendo a uno dei suoi autori gli proibisce di far riferimento nei suoi libri, a “maiali, salsicce o tutto quello che possa essere ricondotto a un suino”.
La motivazione è che, essendo Peppa Pig un maiale, potrebbe turbare i bambini di religione ebrea o musulmana. La polemica infuria in Gran Bretagna e arriva anche in Italia. La maialina tanto amata dai bambini di 180 Paesi del mondo potrebbe sparire dalla circolazione. Certo, è difficile anche solo da immaginare che l’editore delle avventure della rosea Peppa Pig si pieghi alle indicazioni della Oxford University Press. Un portavoce della casa editrice ha spiegato che il provvedimento si giustifica proprio con l’ampia diffusione dei loro prodotti: “Le nostre linee guida editoriali sono destinate a garantire che le risorse che produciamo possano essere diffuse al pubblico più vasto possibile.”
Proprio in un momento in cui tanto si discute sulla libertà di stampa fa riflettere una proposta del genere. In prima linea per salvare il popolare cartone animato e la libertà di parola ci sono proprio i rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane che hanno definito la vicenda un tentativo “politically correct senza senso”. Sarebbe davvero il colmo se ebrei e musulmani riuscissero a salvare Peppa Pig ed i suoi amici dalla macellazione della censura.