Il procuratore generale d’Israele ha emesso un nuovo ordine di carcerazione per sette prigionieri palestinesi provenienti da Gerusalemme e che furono rilasciati da Telaviv nel 2011 in cambio della liberazione di Shalit.
L’arresto è avvenuto all’interno dell’operazione “Brother’s keeper” per il ritrovamento dei tre giovani israeliani scomparsi nella notte tra il 12 e il 13 giugno nei pressi della colonia illegale di Gush Etzion e trovati morti vicino a Hebron in Cisgiordania.
Il provvedimento annunciato dal procuratore Yehuda Weinstein stabilisce che “ciascuno dei prigionieri ha violato le condizioni stabilite per il rilascio e deve pertanto rientrare in carcere per scontare la sua pena originaria”. Tutte le trasgressioni degli accordi si basano su informazioni riservate, presentate in tribunale senza la presenza degli avvocati dei prigionieri.