Dopo le polemiche suscitate nei mesi scorsi dall’incuria e dall’abbandono nei quali versava, la reggia di Caserta ha una nuova occasione per salire alla ribalta delle cronache. In occasione della festa del patrono di Caserta, san Sebastiano, la più grande residenza reale del mondo sarà eccezionalmente aperta al pubblico martedì 20 gennaio con i consueti orari di visita.
A consentire l’apertura straordinaria sarà la disponibilità del personale di vigilanza e delle organizzazioni sindacali con speciali turni di servizio predisposti per garantire la visita anche nel giorno di chiusura così come annuncia in una nota la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli e la Reggia di Caserta.
Il Palazzo reale di Caserta fu voluto dal re di Napoli Carlo di Borbone, il quale, colpito dalla bellezza del paesaggio casertano e desideroso di dare una degna sede di rappresentanza al governo della capitale Napoli e al suo reame, volle che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Versailles. Si diede inizialmente per scontato che sarebbe stata costruita a Napoli, ma Carlo di Borbone, cosciente della considerevole vulnerabilità della capitale a eventuali attacchi (specie da mare), pensò di costruirla verso l’entroterra, nell’area casertana: un luogo più sicuro e tuttavia non troppo distante da Napoli. La reggia realizzata dall’architetto Luigi Vanvitelli è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.