La voce degli ultimi

giovedì 28 Novembre 2024
13.2 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

giovedì 28 Novembre 2024

Renzi vuole il bis. Dopo il Quirinale ecco il rimpasto

Una volta chiusa la partita per il Quirinale la parola d’ordine per Matteo Renzi sarà rimpasto. Secondo quanto scrive Verderami sul Corsera il presidente del Consiglio sarebbe deciso a cambiare la sua squadra per dare nuovo impulso all’attività dell’esecutivo. L’obiettivo sarà da una parte quello di ringraziare chi lo aiuterà a far salire al Colle il presidente scelto e dell’altro escludere i ministri che non lo hanno soddisfatto. Non è la prima volta che si parla di restyling da quando l’ex rottamatore è arrivato a palazzo Chigi. Il suo team del resto è stato per la gran parte ereditato da quella di Enrico Letta, sostituito un anno fa.

La prima testa a cadere dovrebbe essere quella dell’attuale responsabile dell’Istruzione, Stefania Giannini. Il suo partito, Scelta Civica, è stato condannato all’irrilevanza politica dalle ultime Europee e Renzi vorrebbe sostituirla con un un uomo o una donna del Pd. Anche perché la riforma della della Scuola sarà la mission per questo 2015 e il premier vorrebbe progettarla e attuarla con un ministro più forte da un punto di vista elettorale. Altro dicastero in bilico è quello degli Affari Regionali e delle Autonomie, con Maria Carmela Lanzetta che potrebbe lasciare vuota la casella dopo essere stata dirottata alla regione Calabria per rafforzare la giunta di Mario Oliviero. C’è poi la Giustizia: Orlando non ne vuole sapere di lasciare per candidarsi alle regionali calabresi mentre Renzi starebbe pensando di fargli subentrare il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che avrebbe già dato la sua disponibilità.

Sarebbe una mossa per accattivarsi le simpatie dell’elettorato di Sel che ha sempre visto nell’attuale primo cittadino meneghino un simbolo. Ma il vero obiettivo di Renzi rimane via XX Settembre. I rapporti con Pier Carlo Padoan non sono mai stati buoni. L’attuale ministero dell’Economia è stato confermato su ordine di Bruxelles. Così il premier starebbe pensando al più classico dei promoveatur ut amoveautur, farlo eleggere al Quirinale in modo da liberare il Mef, cui potrebbe essere destinato il fedelissimo Delrio.

 

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario