Strategia oscura di Boko Haram. Prima rapisce, poi rilascia 208 persone

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Sono soprattutto donne e bambini i 208 ostaggi rilasciati in Nigeria la scorsa notte dal movimento terroristico islamico Boko Haram. Non si tratta però delle giovani studentesse che furono rapite lo scorso anno, ma gli abitanti di Katarko, una cittadina situata a circa 20 chilometri da Damaturu, la capitale dello stato di Yobe. Gli ostaggi erano stati catturati lo scorso 6 gennaio e a dare la conferma della loro liberazione è Alhaji Goni, un funzionario politico locale.

La gioia per la liberazione degli ostaggi però, si è contrapposta con le violenze che Boko Haram sta continuando a compiere in Nigeria. Infatti violenti combattimenti si sono svolti tra l’esercito nigeriano e il gruppo terroristico nel nord-est della Nigeria, nella città di Maiduguri. “I soldati hanno respinto un attacco simultaneo dei terroristi contro Monguno e Maiduguri”, ha dichiarato l’esercito nigeriano in un twitter, mentre alcune fonti giornalistiche locali riferiscono che, nonostante gli scontri siano iniziati poco dopo la mezzanotte, nella mattinata di oggi si potevano ancora udire forti colpi di artiglieria ed elicotteri militari stavano sorvegliando la città.