Quando arriverà la fine del mondo? In realtà nessuno lo sa, ma alcuni ricercatori dell’Università di Oxford hanno compilato una lista con 12 probabili catastrofi che potrebbero causare l’estinzione della razza umana dalla Terra. Lo studio, pubblicato sulla rivista Global Challenges Foundation, analizza quali di queste possibili cause siano le più probabili e ne stila una classifica. Inoltre svela come alcuni capolavori cinematografici – come Terminator – non si discostino molto dallea realtà dei fatti.
Nelle prime posizioni dei rischi che hanno la più alta percentuale di verificarsi ci sono i cambiamenti climatici, infatti se non si salvaguarderà di più l’ambiente presto si potrebbe arrivare ad un punto di non ritorno. Subito dopo troviamo lo scoppio di una guerra nucleare che, come spiegano gli esperti, è molto meno probabile che accada piuttosto che negli anni passati. L’epidemia di ebola non preoccupa gli scienziati di Oxford che la classificano al quarto posto, subito dopo un possibile disastro ecologico. Inoltre potrebbero verificarsi il collasso del sistema globale, ovvero le conseguenze di un disastro economico ben peggiore di quello attuale, l’impatto di un asteroide come in Armageddon o l’eruzione di un Supervulcano, cioè una grande caldera presente sulla superficie terrestre, il cui diametro può arrivare a varie decine di chilometri.
Il risveglio di tali grandi caldere potrebbe produrre una gigantesca eruzione vulcanica, tale da modificare il paesaggio locale e condizionare pesantemente il clima a livello mondiale per anni. Anche la biologia sintetica e le nanotecnologie – se sfruttate per fini bellici – possono favorire la costruzioni di armi considerate “non convenzionali” dagli effetti devastanti. Al decimo posto si sono classificate le intelligenze artificiali, che come nel film Terminator, si potrebbero ritorcere contro chi le ha create, all’undicesimo posto ci sono i rischi “sconosciuti”, mentre al dodicesimo posto si classifica la politica: l’umanità potrebbe essere vittima di una classe di dirigenti che si rifiuta di affrontare i suoi problemi.