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Trovati in Sardegna i semi di melone più antichi del Mediterraneo

Molto probabilmente i primi a coltivare il melone nel bacino del Mediterraneo furono i sardi. Infatti nelle località di Sa Osa (Cabras), a circa due chilometri dal Golfo di Oristano, sono stati scoperti i semi di questo tipo di cucurbitacea più antichi che risalirebbero al 1300 avanti Cristo. La scoperta è avvenuta grazie agli esperti di archeobotanica del Centro Conservazione Biodiversità dell’Università di Cagliari, i quali hanno collaborato con alcuni specialisti nazionali e internazionali, come il gruppo di ricerca in archeobiologia dell’Instituto de Historia (Cchs-Csic) di Madrid, l’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (Ivalsa-Cnr) di sesto fiorentino, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e il laboratorio di Palinologia e Paleobotanica dell’Università la Sapienza di Roma.

Nel sito archeologico della Sardegna sono stati trovati 47 semi di melone, una prova molto importante per la Sardegna, l’Italia e il Mediterraneo, dato che fino ad ora si pensava che le prime coltivazioni di melone nel mondo fossero ricollegabili solo al vicino e al medio Oriente. “Il quadro generale che è emerso”evidenzia che il popolo nuragico aveva un’economia di sussistenza altamente sviluppata e una profonda conoscenza della flora e della vegetazione della Sardegna, su cui eseguivano un’attenta selezione delle materie prime. – spiegano i ricercatori – Il contenuto di questi pozzi offre la possibilità di delineare un panorama ampio e variegato della gestione del territorio da parte delle popolazioni nuragiche che abitavano questi luoghi”.

Inoltre sono stati identificati centinaia di migliaia di semi, frutti, granuli pollini e frammenti di legno e carbone piante coltivate e selvatiche, come olivo, mirto, mora, frumento, orzo, prugnolo selvatico, cicerchia, ginepro e lentisco. Ciò permette di definire un quadro ben preciso dell’alta conoscenza che l’antico popolo sardo aveva in campo agricolo, inoltre la sua economia di sussistenza era altamente sviluppata e collegata ad una profonda conoscenza della flora e vegetazione della Sardegna.

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