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Oggi vertice decisivo dell’Eurogruppo: l’accordo sul debito greco è possibile

Confermata la convocazione ufficiale di un vertice straordinario per l’Eurogruppo, fissato al pomeriggio di domani. L’apertura verrebbe dalla richiesta di proroga del programma internazionale inviata al presidente europeo Jeroen Dijsselbloem, il quale ha confermato la ricezione della lettera via Twitter e si è poi dedicato alla valutazione con lo staff tecnico. Il portavoce del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, parla apertamente di un “segno positivo”, che spiana la strada ad un “compromesso ragionevole nell’interesse di tutta l’Eurozona”, precisando inoltre che Dijsselbloem e Tsipras hanno avuto discussioni fino a questa mattina.

Da Berlino, invece, arriva secco il “nein”, con il portavoce di Schaeuble, Martin Jager, che fredda ogni entusiasmo: “La lettera di Atene non presenta alcuna proposta di soluzione sostanziale”, la richiesta è respinta dal governo tedesco. La reazione secca crea spaccature anche in casa Merkel, infatti il vicecancelliere Sigmar Gabriel replica netta alla chiusura di Schaeuble, criticandolo di non rispettare i criteri stabiliti nell’incontro di lunedì. Infatti il numero 2 tedesco suggerisce che la proposta scritta dal governo greco per le trattative sul proseguimento del programma di riforme “è un primo passo nella direzione giusta”, ma replica il politico dell’Spd, dicendo che il suo suggerimento sarebbe quello di mettersi “a discutere prima di affrettarci a dire sì o no”.

Il Fondo monetario rimane invece più moderato nelle sue posizioni, dicendo che il programma scade a marzo del 2016 e “va avanti fino al 2016. In questa fase non c’è bisogno di prorogarlo”, lo ha detto il portavoce del Fmi, Gerry Rice, sottolineando come i piani siano già “flessibili”. Comunque ancora non è svelato il contenuto della missiva, ma si pensa in una indicazione positiva della Ue, dato che sia già stato convocato per domani l’Eurogruppo straordinario. L’Afp, agenzia francese, citando fonti governative, ha spiegato infatti che sarebbe stata necessaria una rapida ricognizione per un’approvazione di massima da parte delle strutture comunitarie. Qualora questo passo fosse stato superato, sarebbe subito stato convocato un nuovo summit dei 18, cosa che è effettivamente accaduta.

Rimangono però dei sospetti di una scesa a compromessi greca di collaborazione con la troika. Solo dopo il portavoce di Juncker ha precisato il motivo dell’ottimismo di Bruxelles, sembra infatti che il governo di Atene chiederebbe anche l’estensione del Master Financial Assistance Facility Agreement, che è il termine legale per descrivere l’attuale programma di aiuti, che comprende quindi anche il Memorandum.

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