Usa e Iran sarebbero i protagonisti di una guerra informatica che si sferra dal 2013 a colpi di attacchi informatici. Potrebbe sembrare una delle scene dell’ultima avventura cinematografica della saga 007 – che infatti si è ispirata a quanto Obama dichiarava sull’attacco della Corea del Nord alla Sony – e invece non è finzione, è realtà, secondo quanto riporta il rapporto della NSA (National Security Agency), l’Agenzia Nazionale di Sicurezza Usa.
La notizia, pubblicata dal New York Times, trapela ora in seguito all’incontro tra il Segretario di Stato John Kerry e il suo equivalente iraniano Jawad Zarif, riuniti a Ginevra per risolvere l’indomita questione dei negoziati sul dibattuto programma nucleare dell’Iran. Una sottilissima e tagliente sfida fatta di spionaggi, sabotaggi, con tanto di bluff nel far sapere di sapere o fingere di non sapere o nel rivendicare le rappresaglie in un botta e risposta che risale al 2012. Questa la data che si legge nel documento di due pagine indirizzato al Generale Keith Alexander. Gli attacchi dell’Iran agli Usa, risalgono all’amministrazione di George W.Bush, e costituirebbero una rappresaglia nei confronti delle attività occidentali che hanno procurato danni al settore nucleare iraniano.
Tutto sarebbe iniziato proprio in seguito alle mediazioni diplomatiche che si sono giocate sulla piattaforma Europea, costringendo i giocatori a trasferire sul cyber spazio la sottile guerra. Un escalation che vede anche la partecipazione della Gran Bretagna che avrebbe ritardato la scoperta degli Iraniani, in supporto agli Usa, proponendo un accordo trilaterale, non accolto dalla NSA. Non si esclude la possibilità di un nuovo attacco ai danni degli Usa o del Regno Unito, a causa delle pressioni internazionali diplomatiche che pesano sul mancato accordo del settore nucleare.