È totale in Cina la campagna anti-corruzione lanciata dal presidente Xi Jinping. Ha investito prima il mondo della politica, e ora si allarga a quello del gioco d’azzardo . Tale ondata ha portato dei cali significativi negli introiti del casinò di Macao nel gennaio 2015 per l’ottavo mese consecutivo. La striscia negativa è la più lunga mai registrata e ha portato a picco anche le azioni di vari gruppi legati al gioco, portando perdite consistenti nella Borsa di Hong Kong.
Ricordiamo che il mercato azionario del Paese ha riaperto lo scorso 23 febbraio dopo le ferie del Nuovo anno lunare, Ieri i titoli legati a Wynn Macau, Galaxy Entertainment Group, Sands China, MGM China Holdings e SJM Holdings (tutte compagnie che investono nel settore del gioco) hanno chiuso le trattative perdendo fra i 3,73 e i 2,33 punti percentuali. Secondo gli analisti, la causa di questo crollo è la dichiarazione rilasciata dal Segretario per gli Affari sociali e la cultura dell’ex colonia portoghese, Alexis Tam Chon-weng. Il politico ha infatti annunciato in televisione che il governo locale “sta studiando delle restrizioni all’accesso dei turisti dalla Cina continentale. – ha concluso poi dicendo che – troppi stranieri colpiscono in paniera negativa la qualità della vita dei residenti”.
Dietro quest’affermazione si cela un velata polemica nei confronti di Macao, da sempre porto franco dei funzionari comunisti e dei dirigenti delle imprese nazionali, che vi spendevano milioni prelevati dalle casse pubbliche, e questa stretta è un forte segnale da parte del Governo nazionale di non voler più ammettere simili comportamenti. Sempre un po’ nascosta è la combutta con il governo di Pechino, che non permette agli esecutivi locali di prendere tanta libertà e decisioni senza il proprio consenso.
Inoltre, nel dicembre 2014 in un discorso lo stesso presidente Xi Jinping ha invitato la città di Macao ad operare una svolta, a “diversificare il proprio stile di vita”, allontanandosi dai casinò e divenendo un centro per il turismo mondiale di alto livello.