Nella strade di Parigi ieri migliaia di medici hanno protestato contro la riforma del Ministro della Sanità Marisol Touraine. Già in sciopero da venerdì scorso, sarebbero 19 mila i dottori scesi in piazza, a sollevare le polemiche è soprattutto l’allargamento dell’uso del “terzo pagante”, ossia l’anticipo del costo delle prestazioni da parte dell’ambulatorio medico attraverso il quale il cliente arriverebbe a saldare il conto in un secondo momento. L’obiettivo, secondo l’esecutivo, è quello di poter ridurre il numero di coloro che non si curano per motivi economici così che i cittadini possano dividere il il pagamento in più tempo, un’idea che secondo il personale coinvolto causerebbe solo confusione.
“Vogliamo curare i pazienti correttamente, svolgere veramente il nostro mestiere e non ridurci ad un’attività amministrativa” ha spiegato Laurence Bique, anche lui appartenente alla classe medica in rivolta contro la nuova riforma, che passerà all’esame delle commissioni parlamentari a partire da martedì. I camici bianchi, hanno sottolineato che il nuovo progetto presentato, sebbene faciliti l’accesso alle cure, provocherà seri tagli finanziari nel settore. Il testo infatti prevede la riduzione di due miliardi di euro del bilancio degli ospedali fino al 2017. Da parte sua Touraine ha voluto rassicurare che la nuova legge non entrerà in vigore senza l’appoggio dei medici.