Notte da incubo per la Dongfeng race team, la barca franco-cinese impegnata nella 5/a tappa della Volvo Ocean race, il giro del mondo a vela in equipaggio, che ha rotto l’albero stamattina all’alba, intorno alle 3:15 a 240 miglia da Capo Horn, abbandonando la gara. L’imprevisto incidente non ha causato feriti a bordo e non ci sono stati immediati pericoli per l’equipaggio che ha deciso di raggiungere a vela il porto di Ushuaia in Argentina, fa sapere l’organizzazione della regata.
E’ stato tutto improvviso: con vento a 30 nodi la rottura ha riguardato la parte alta dell’albero, al di sopra della terza crocetta, mentre la parte restante è rimasta al suo posto, e ciò consente al team per ora di continuare a navigare a vela. Ma la decisione di ritirarsi dalla tappa, che ha come destinazione il Brasile e Itajaì, è stata presa, quindi Dongfeng rialbererà in Argentina. “Siamo tutti molto dispiaciuti, come avete visto dai reporto sulle posizioni, stavamo recuperando e attaccando.- racconta lo skipper francese Charles Caudrelier – L’albero si è rotto senza alcun preavviso. In queste condizioni non siamo in grado di navigare con sicurezza con le mure a dritta, anche se abbiamo una ragionevole velocità con mure a sinistra. Facciamo rotta su Ushuaia dove decideremo tra le varie opzioni per raggiungere Itajaì.” La posizione e la rotta della Dongfeng è costantemente controllata dalla Maritime Rescue Coordination Centre, e il quartiere generale della Volvo Ocean Race è in continuo contatto con lo skipper per studiare le dimensioni del danno, e ogni tipo di supporto al team.
Erano partite ieri le 6 barche della Volvo Ocean Race per affrontare quelle che dovrebbero essere le 48 ore più difficili dell’intero giro del mondo nell’approccio del mitico Capo Horn, che in questa giornata dovrebbero raggiungere. Questa è l’unica tappa dove è possibile incontrare iceberg: Capo Horn infatti si trova a 500 miglia dall’Antartide ed è il capo vicino alla punta più meridionale del sud America, considerato dai velisti come il punto più famoso e temibile di tutto il pianeta, dove ci si può imbattere nel bel mezzo di tempeste spaventose con venti incredibilmente forti e una visibilità ridottissima.