Il cardinale Francis Eugene George, arcivescovo emerito di Chicago, è morto ieri all’eta di 78 anni, dopo una lunga lotta contro il cancro. La sua vita, segnata dalla poliomelite che lo ha colpito all’età di 13 anni provocando danni irreversibili alle gambe, è stata caratterizzata da numerosi impegni all’interno della Chiesa Cattolica. Primo nativo di Chicago ad essere ordinato vescovo della metropoli americana, è diventato sacerdote a 26 anni dopo essere entrato nella Congregazione degli Oblati Missionari di Maria Immacolata. Laureato in filosofia americana e teologica sacra è stato vescovo in altre due diocesi – Yakima, nello Stato di Washington e Portland, in Oregon – prima dell’episcopato di Chicago nel 1997. Il 20 settembre 2014 Papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi per raggiunti limiti di età e dopo un peggioramento delle sue condizioni di salute.
È stato membro di nomina pontificia al Sinodo dei Vescovi sulla Vita Consacrata nel 1994 e segretario speciale all’Assemblea Speciale per l’America del Sinodo dei Vescovi nel 1997. Dal 2004 al 2007 ha ricoperto la carica di vice-presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, diventando poi presidente fino al 2010. Giovanni Paolo II lo ha creato cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1998 col titolo presbiterale di San Bartolomeo all’Isola. Tra i tanti incarichi rivestiti è stato presidente della Commissione della NCCB “for Bishops and Scholars” dal 1992 al 1994, oltre che moderatore Episcopale e membro del Consiglio del “National Catholic Office for Persons with Disabilities”.