Centinaia di persone, oltre 700 secondo i testimoni, sono morte in un naufragio nel canale di Sicilia, in quello che rischia di essere la peggior tragedia di migranti di sempre. I migranti erano su un peschereccio partito da est di Tripoli. Stipati a centinaia in una barca lunga dai 20 ai 30 metri. Intorno a mezzanotte l’allarme, lanciato dall’imbarcazione quando si trovava a circa 130 chilometri dalle coste libiche:”Siamo in navigazione, aiutateci”, ha detto un uomo. Gli operatori, grazie al sistema satellitare di chiamata, hanno potuto rapidamente individuare le coordinate del punto dal quale è partita la chiamata e organizzare i soccorsi inviando sul posto il mercantile portoghese King Jacob. Purtroppo però, citando fonti delle autorità maltesi, l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) comunica che sono “50 le persone salvate”. Sul luogo del naufragio è ancora in corso un’operazione di soccorso imponente, vista la temperatura dell’acqua di 17 gradi c’è la speranza che qualcun’altro possa essere sopravvissuto. E’ stato un migrante eritreo, superstite della tragedia, a riferire delle circa 700 persone che erano a bordo del barcone. Su tale cifra verranno sentiti anche gli altri superstiti, secondo le procedure previste. Il barcone che si è capovolto – ha riferito la Guardia Costiera- era “sovraccarico di migranti”.
Matteo Renzi dopo esser rientrato a Roma per seguire gli sviluppi del peschereccio affondato ha convocato un vertice straordinario con i ministri annullando tutti gli appuntamenti del pomeriggio. Alle 18 in conferenza stampa ha detto: “Grazie alle persone che sono qui, perché il lavoro che sta facendo l’Italia, talvolta in una condizione di quasi solitudine, è un lavoro straordinario” ribadendo la necessità di svolgere al più presto un Consiglio europeo straordinario. “Quello che chiediamo – dice il premier – è di non essere lasciati soli, non tanto nell’emergenza in mare, perché è naturale che in queste situazioni il mare sia una brutta bestia. La nostra è una questione politica, di dignità dell’uomo, è di bloccare questo traffico di essere umani”.
Il premier maltese Joseph Muscat alla Cnn ha definito “un genocidio” quanto accaduto.“Le bande di criminali – ha aggiunto – che mettono le persone sulle barche, a volte anche sotto la minaccia delle armi, le mandano verso la morte, davvero”. “I nostri militari, assieme alla Marina italiana, stanno letteralmente cercando tra i cadaveri per trovare qualcuno ancora in vita”.
“La Commissione europea è profondamente addolorata dai tragici sviluppi nel Mediterraneo di oggi, ma anche degli ultimi giorni e settimane. La realtà è dura e le nostre azioni devono di conseguenza essere coraggiose. Ci sono in gioco vite umane e l’Unione europea nel complesso ha il dovere morale e umanitario di agire”. È quanto si legge in una nota della Commissione, diffusa a seguito del naufragio. La Commissione fa sapere che si sta consultando con Stati membri, agenzie europee e organizzazioni internazionali per “preparare una nuova strategia europea sulle migrazioni, che sarà adottata dalla Commissione a metà maggio”.
Concorda con quanto riferito dalla commissione Ue Federica Mogherini, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che ha incontrato a Palazzo Chigi il Premier Renzi. “È il momento per l’Ue di affrontare queste tragedie senza indugio” ha detto la Mogherini. “Serve la condivisione della responsabilità tra tutti i 28 che per troppo tempo è stata lasciata solo ai Paesi del sud”. “Ho deciso di inserire la questione delle migrazioni come punto formale dell’agenda del Consiglio affari esteri che ho convocato per domani a Lussemburgo, dove presenterò un elenco di proposte per la Libia, una delle vie principali del traffico illegale di migranti”.
“Ho chiamato Matteo Renzi per capire come possiamo agire d’urgenza” ha detto in diretta tv a Canal Plus il presidente francese, Francois Hollande, parlando del naufragio come “della peggiore catastrofe degli ultimi anni nel Mediterraneo”.”Dobbiamo agire” ha sottolineato. “L’Unione europea deve rafforzare il numero di navi nell’operazione Triton, un nome forse che non è adatto” ha detto ancora. “Serve una lotta molto più intensa al traffico” perchè “chi mette le persone su queste navi sono dei trafficanti, ma anche terroristi. Sanno che sono delle carrette e che la gente morirà in alto mare. Eppure li mettono a questo rischio” In merito ai prossimi passi da fare in sede Ue Hollande ha annunciato di volerne parlare “al presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, e al presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk”.