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FESTA DELLA LIBERAZIONE

Ricorre oggi il 70esimo anniversario della Liberazione. Era il 25 aprile del 1945 quando l’offensiva finale da parte della Resistenza partigiana portò alla confitta definitiva del nazifascismo nel nord Italia. Alle 8 di mattino il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia – con sede e Milano e guidato, fra gli altri, dal futuro segretario del Pci Luigi Longo e dal Sandro Pertini, destinato a diventare il settimo presidente della Repubblica – proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati, indicando alle forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari per la Libertà di colpire i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate. Nello stesso tempo furono emanati decreti legislativi attraverso cui il Comitato assumeva il potere “in nome del popolo italiano e quale delegato del governo” e stabiliva la condanna a morte per Benito Mussolini e tutti i gerarchi fascisti che fossero stati catturati. Entro il successivo 1 maggio tutto il Nord Italia fu liberato: prima Bologna, poi Genova e Venezia. Dopo la fine della guerra, nel 1946, il 25 aprile divenne festa nazionale con il decreto legislativo luogotenenziale promosso dal presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, e promulgato dal Principe Umberto di Savoia.

Questa data rappresenta dunque la fine del ventennio fascista, del secondo conflitto mondiale e, contestualmente, il primo passo verso la Repubblica. La stessa Costituzione ha raccolto le istanze delle diverse anime della Resistenza e ha posto l’antifascismo come architrave della democrazia italiana. Quale baluardo contro ogni possibile autoritarismo la nostra Carta Fondamentale, come ha spiegato ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella “non va messa in una teca” perché “non è una reliquia”. Per tutti questi motivi la ricorrenza di oggi è particolarmente solenne e il governo ha organizzato tutta una serie di iniziative per permetterne di comprenderne a pieno il significato. Nelle scuole gli studenti sono stati invitati a realizzare lavori che celebrino la liberazione: murales e altre opere di street art. La Rai ha avviato una vasta programmazione documentaristica sulla storia del 25 aprile e sulla sua importanza che culminerà stasera con la trasmissione “Viva il 25 aprile!” in onda in prima serata su Rai 1 e condotto da Fabio Fazio in diretta da piazza del Quirinale. Parteciperanno, tra gli altri, Antonio Albanese, Francesco De Gregori, Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Luciano Ligabue, i Negramaro, Marco Paolini, Pif, Roberto Saviano, Toni Servillo e la eccezionale testimonianza della staffetta partigiana Teresa Vergalli.

Ieri a Milano è stata inaugurata la Casa della Memoria, hub nazionale di incontro e riflessione, per ricordare partigiani, deportati di guerra e vittime del terrorismo. E’ seguita una notte di danze nelle piazze meneghine e in tutta Italia per “Liberi anche di cantare e ballare”, una proposta di Anpi, Arci, Insmli e Radio Popolare.

Piazza del Campidoglio a Roma accoglierà gli studenti delle migliori scuole di fumetto della Capitale che si sfideranno in una rassegna di disegni sul concetto di libertà. In contemporanea, nel Carcere di Regina Coeli andrà in scena lo spettacolo teatrale “Tante facce della memoria” a cura di Francesca Comencini, come racconto tutto al femminile del massacro delle Fosse Ardeatine.

Idee in cammino a Firenze, con Impact Hub, un evento che coinvolgerà bambini e adulti per celebrare i percorsi del passato di coraggio e rinascita, immaginandone insieme di nuovi per il futuro, con l’artista Michelangelo Pistoletto, Maria Letizia Gardoni (delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Carlotta Sami (portavoce Alto Commissariato ONU per i rifugiati), Vincenzo Montella (allenatore della Fiorentina) e Cesare Cacitti, 16 anni, il più giovane startupper italiano.

Nei licei di Napoli e dell’hinterland partenopeo, a Scampia, Pomigliano d’Arco, Cercola, Portici, partigiani e studenti s’incontreranno nelle scuole per ricordare il passato e progettare il futuro grazie all’appuntamento ‘Lezioni di Liberazione’: un ciclo di incontri con gli studenti al fine di discutere insieme sui valori di libertà che mossero la rivolta alla dittatura. Le informazioni su tutti gli eventi saranno consultabili online su www.liberazione.it e sui principali social network, Facebook /70esimo e Twitter @70esimo. Iniziative che servono a rendere, almeno quest’anno, il 25 aprile la festa di tutti gli italiani, in un Paese lento a intraprendere la strada della memoria condivisa.

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