“Network Generation, quali i rischi legati a un uso improprio della rete” è il convegno organizzato oggi a Siracusa dall’associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto. Spiegano gli organizzatori: “Sempre più avanza tra i giovani della ‘network generation’ la costruzione di nuovi modelli di identificazione” non “reali ma virtuali”, mentre genitori e insegnanti “si trovano in grande difficoltà nel far passare un messaggio educativo che si fondi sull’incontro con un altro reale”. E poi i rischi della rete come l’adescamento sessuale online attraverso uno strumento “il cui controllo può risultare impossibile”.
Il lavoro che l’Onlus Meter svolge nelle scuole ha come fine quello di “educare attraverso la trasmissione di conoscenze e competenze” e “far riscoprire il valore della relazione con l’altro”. È sempre più in voga, infatti, il fenomeno del sexting (invio di foto nude dei minori sul telefonino in cambio di ricariche del cellulare o altri beni), del cyberbullismo. E dell’adescamento di minori a scopi sessuali.
Il convegno, rivolto ai giovani studenti siracusani, si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative nazionali della XIX Giornata bambini vittime della violenza, dello sfruttamento, dell’indifferenza contro la pedofilia, che si concluderà il 3 maggio a Roma in Piazza San Pietro con Papa Francesco.
L’associazione Meter è nata ad Avola (Siracusa), per volontà del suo fondatore, don Fortunato Di Noto, per difendere l’infanzia da abusi e violenze. Meter e la Polpost hanno siglato, nel 2008, un protocollo di collaborazione proprio per contribuire a mantenere pulito il cyberspazio e tutelare i minori. L’effetto delle denunce targate Meter è stato quello dell’avvio di indagini (e in alcuni casi di processi) per adescamento di minori e la chiusura di numerosi siti e comunità virtuali.