Continua il giallo sulle condizioni in cui verserebbe il leader dello Stato islamico (Isis) Abu Bakr al Baghdadi dato di recente dai media per “ferito grave” dopo un raid statunitense, avvenuto a marzo, su una località irachena presso la frontiera con la Siria. Ipotesi rilanciata da rumors sul web, dove si continua a parlare della “morte clinica” del Califfo. Ma anche da una debole smentita dalla stessa organizzazione terroristica a Mosul, roccaforte del Califfato nero nel Nord dell’Iraq.
Il quotidiano panarabo al Quds al Arabi riferisce infatti di aver interpellato una fonte interna dell’Isis sulla notizia diffusa di recente da alcune testate occidentali sul ferimento di al Baghdadi. In particolare, Newsweek ha sostenuto che al Baghdadi non è più in grado di esercitare le sue funzioni di leader. Al Quds ha ottenuto una smentita del ferimento del Califfo nero, corredata però da un singolare ragionamento sul fatto che, in ogni caso, la scomparsa del fondatore dello Stato islamico non significherebbe la fine del movimento.
“La notizia è falsa – ha affermato la fonte interrogata dal quotidiano arabo edito a Londra – ma al Baghdadi, come del resto tutti i leader del Califfato, potrebbero essere preso di mira dagli americani e guadagnarsi il martirio come successe ad Abu Musab al Zarqawi ed a Abu Omar al Baghdadi (entrambi ex leader di al Qaida uccisi in raid americani, ndr); tutti se ne sono andati, ma lo Stato Islamico rimane e non sarà destabilizzato”.
La notizia del ferimento del Califfo è stata rilanciata a fine aprile dal Guardian. Secondo il quotidiano britannico, Al Baghdadi sarebbe stato ferito il 18 marzo 2015 nel distretto di Al Baaj, nella provincia di Ninive vicino al confine con la Siria. Inizialmente dato in fin di vita, il Califfo sarebbe stato trasferito d`urgenza a Mosul per ricevere cure adeguate, che gli avrebbero salvato la vita.
Tuttavia, il suo stato di salute gli impedirebbe di guidare la guerra che lo Stato Islamico ha dichiarato a Iraq e Siria. Una situazione che avrebbe convinto al Baghdadi a promuovere un vice. Secondo i media iracheni, Abdul Rahman Mustafa al-Qardashi, meglio noto come Abu Ala Al Afri sarà il nuovo Califfo, se Al Baghdadi dovesse morire. Ma a sostegno dell`ipotesi del leader in precarie condizioni fisiche ci sono alcuni voci sui social media arabi secondo le quali ad aprile Al Baghdadi si sarebbe sposato con una ragazza musulmana con passaporto tedesco. La tv satellitare irachena “al Sumaria”, citando una fonte a Ninive, riferisce addirittura che il matrimonio sarebbe avvenuto con il Califfo nel letto di un ospedale di Mosul: un altro fatto che sembrerebbe confermare i timori di Al Baghdadi per la propria vita.