Bagdad ancora al centro di attentati dinamitardi. Due autobombe sono esplose sabato sera nel centro della capitale irachena a 10 minuti di distanza l’una dall’altra provocando 17 vittime accertate e almeno 39 feriti. Lo rende noto la polizia locale sottolineando che la zona presa di mira dagli attentatori, piena di negozi e locali notturni, al momento delle esplosioni era molto affollata. Uno dei due veicoli è esploso davanti a un noto ristorante nel quartiere di Karrada, nel quartiere storico della città.
L’attentato terroristico è stato prontamente rivendicato dagli jihadisti sunniti dell’Isis per “vendicare” l’uccisione e il rapimento di civili sfollati nella provincia occidentale di Al-Anbar. Lo ha reso noto l’organizzazione Usa Site specializzata nel monitoraggio dei siti jihadisti. Quello si sabato scorso è stato uno degli attacchi più gravi dall’inizio dell’anno nella capitale irachena. Il numero degli attentati è comunque nettamente diminuito rispetto al 2014 grazie all’entrata in vigore del coprifuoco che, obbligatorio per mesi, è stato revocato solo nel febbraio scorso.
Il gruppo jihadista dello Stato Islamico controlla vaste aree del territorio iracheno, soprattutto le province di Ninive (a nord) e di Anbar (a ovest). L’esercito regolare è riuscito a bloccare l’avanzata dei terroristi grazie al sostegno di milizie armate e all’utilizzo di droni per i raid aerei di proprietà della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti.