Salman bin Abdul Azizi al Saud, re dell’Arabia Saudita non incontrerà Obama alla Casa Bianca e non parteciperà al summit di Camp David che giovedì riunirà le autorità degli Stati uniti e i leader del Golfo. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri di Riyad, Adel al-Jubeir, il quale ha spiegato che il sovrano arabo ha dovuto rinunciare all’invito in quanto coinciderebbe con la tregua umanitaria di cinque giorni prevista in Yemen, Paese straziato dal conflitto tra sostenitori del presente Hadi e i ribelli sciiti Houthi.
Sarà Mohammed bin Nayef, principe ereditario a partecipare al vertice previsto in America, accompagnato inoltre dal figlio del re Mohammed bin Salman, attualmente ministro della Difesa. Intanto dalla Casa Bianca esprime la sua comprensione per la scelta del monarca dell’Arabia, rassicurando che tale decisione non è indice di una crisi delle relazione tra Washington e Riyad, ma secondo quanto commentato dal New York Times si tratta di “un segnale del continuo disappunto dei sauditi nei confronti delle relazioni tra Stati Uniti e Iran, suo avversario regionale”. I leader arabi infatti temono che l’accordo con i 5+1 sul programma nucleare possa accrescere la potenza di Teheran rendendo la sua presenza minacciosa e aggressiva. Altri quotidiani locali invece sottolineano un particolare del sovrano Salman, il quale dalla sua ascesa al trono non ha mai abbandonato il Paese per recarsi all’estero.