Ha un nome importante e su di lui pesa un’accusa di omicidio: si tratta di Saadi Gheddafi, figlio dell’ex rais libico, attualmente nei guai con la giustizia. Fuggito in Niger e estradato in Libia poco più di un anno fa, Saadi secondo quanto dichiarato dal quotidiano britannico Daly Mail, si è presentato in tribunale il 10 maggio perché ritenuto colpevole dell’assassinio del giocatore di calcio Bashir al-Riani, scomparso nel 2006. Il figlio del rais è riuscito però a ottenere il rinvio del processo al 19 luglio, tempo necessario per preparare un’adeguata difesa.
Nei primi anni del 2000 Saadi giocò nel Perugia di Luciano Gaucci, ma il giovane risultò positivo ai test per il doping e la sua carriera in serie A finì dopo pochi mesi. Tornato in patria, seppure tra molte polemiche, conquistò la fascia del capitano nella nazionale maggiore. Anche in questo caso non mancarono accuse nei suoi confronti, come quella di minacciare di morte gli arbitri. Allo scoppio dei disordini in Libia nel 2011, Gheddafi Junior giocò un importante ruolo nella repressione dei ribelli . Ora che il regime è caduto e non gode più della protezione del padre, le autorità di Tripoli hanno assicurato: “Sarà trattato secondo tutte le norme internazionali”. Così il figlio del colonnello libico dovrà rispondere non solo dell’omicidio di al-Riani ma anche del suo passato politico.