Sarà Walkman, il robot umanoide, a rappresentare l’Europa nel campionato mondiale della robotica “Darpa Robotics Challenge” a Los Angeles il 5 e 6 giugno. A realizzare il progetto è stato l’IIt, l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. “Siamo molto orgogliosi di potere partecipare alla Drc con un progetto costruito interamente in Italia e in rappresentanza dell’Europa” ha detto il direttore scientifico dell’Iit, Roberto Cingolani.
E’ alto 1,85 metri e pesante 100 chili, con una batteria che lo rende autonomo più di un’ora, ed è capace di aprire porte, guidare e utilizzare strumenti di lavoro come un trapano, oppure chiudere e aprire una valvola industriale. “Le abilità del robot – commenta Antonio Bicchi, co-coordinatore scientifico del progetto WalkMan – discendono dalla forma umanoide, necessaria per un robot che in futuro dovrà convivere con gli uomini e adattarsi ai loro ambienti. Le mani, per esempio, sono uno sviluppo della ‘Pisa/IIT SoftHand’, basata su un disegno e un principio di funzionamento simile a quello di una mano umana, che la rendono in grado di afferrare tutti i tipi di oggetti”.
Il fine della competizione mondiale è quello di definire gli standard tecnologici dei robot da impiegare in situazioni di disastro naturale o causato dall’uomo. Sono 25 i Paesi partecipanti, tra cui Stati Uniti, Giappone, Sud Corea, Hong Kong e Cina, e per i tre migliori progetti sono in palio 3,5 milioni di dollari. Walkman insieme agli altri robot, a Los Angeles dovrà dimostrare varie capacità: saper camminare e operare in autonomia, salire scale e superare altri ostacoli, aprire porte e girare valvole, manovrare utensili di lavoro, guidare un veicolo tipo Ranger. Anche gli “inventori” che li comandano avranno il loro compito: si terrà conto del software e dell’interfaccia di controllo sviluppati da ciascuna equipe in gara, ma saranno anche valutati i modi utilizzati per superare le difficoltà, valutate le tecnologie usate per garantire equilibrio, robustezza, destrezza ed efficienza energetica. Inoltre spesso la comunicazione fra gli scienziati e gli umanoidi sarà annullata con lo scopo di rendere più vera la simulazione di una situazione di emergenza.