Hyon Yong-chol responsabile delle forze armate della Corea del Nord e ministro della Difesa, è stato giustiziato per ordine del leader Kim Jong-un. Lo riferisce l’agenzia Yonhap, citando le informazioni date dal National intelligence service (Nis). Si tratta dell’ultimo episodio delle purghe volute dal dittatore, che ha preteso un plotone di esecuzione dotato di armi antiaereo per uccidere Hyon. A quanto pare, l’uomo è colpevole di essersi addormentato in occasione pubblica e di non aver seguito a dovere le istruzioni del leader di Pyongyang.
L’accusa mossa contro Hyon, giustiziato intorno al 30 aprile, è stata di “slealtà e mancanza di rispetto” verso il leader supremo. Negli ultimi mesi,sono state eseguite le esecuzioni capitali di 15 alti funzionari dell’amministrazione nord-coreana, che si riteneva stessero mettendo in discussione l’autorità di Kim Jong-un. Secondo Michael Madden, esperto di Nord Corea intervistato dal quotidiano britannico The Guardian, “la politica interna è molto instabile e non sembra esserci alcun rispetto per il leader tra i quadri alti e medi della macchina statale”. La leadership del dittatore non è quindi a rischio ma si pensa che entro un anno la situazione potrebbe peggiorare e Kim Jong temendo un possibile tradimento delle autorità ha inasprito i suoi interventi nei confronti di chi potrebbe mettere in discussione il suo potere.
