È più di un secolo che prosegue il timore della Finlandia per la Russia: prima quella imperiale, poi, nel 1939 e per tutta la II Guerra Mondiale, l’Unione Sovietica. Ma finora non si era mai giunti a tanto: il governo di Helsinki ha inviato una lettera a oltre 900.000 riservisti, inclusi finlandesi residenti all’estero, per ricordare loro i compiti cui sono tenuti “nel caso di un conflitto”.
La lettera non cita esplicitamente la Russia, ma è il potente vicino l’unico Stato con cui potrebbero esserci tensioni. Nel messaggio, riferisce il britannico Daily Telegraph, si ricorda a ogni singolo riservista a quale reggimento o unità appartengono: “In allegato – si legge – troverete i vostri dettagli personali, così come il vostro ruolo nel caso di guerra”. Il governo comunque ha smentito che l’invio delle lettere sia legato alla crisi ucraina o alle tensioni con il Cremlino, sostenendo che i piani per il richiamo dei riservisti risale a due anni fa, prima dell’annessione della Crimea del marzo 2014. La Finlandia, che non è membro della Nato, condivide con Mosca oltre 1.300 km di confini.
Per ora le forze armate di Helsinki contano su 16.000 soldati a tempo pieno, che possono salire a 285.000 in pochi giorni con i riservisti. Negli ultimi mesi, gli aerei da guerra russi hanno testato più volte le difese aeree finlandesi e ad aprile un sottomarino, che si sospetta fosse russo, venne scoperto nella rada di Helsinki.