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L’IRLANDA DICE SI’ AI MATRIMONI TRA OMOSESSUALI

L’Irlanda dice sì ai matrimoni omosessuali. Il conteggio dei voti del referendum non lascia più margine di dubbio ed entrambi gli schieramenti hanno annunciato il risultato finale. Dubbi restano solo sulla differenza tra favorevoli e contrari. “Sono ottimista per la vittoria del sì” aveva detto il premier irlandese Enda Kenny. ”Con questo referendum il popolo irlandese sta mandando un messaggio pionieristico”, ha aggiunto. Il ministro della Salute, Leo Varadkar, ha parlato di “giornata storica” e ha affermato che questo risultato fa dell’Irlanda “un faro” per il resto del mondo in termini di libertà e uguaglianza. Anche il fronte del no ha riconosciuto la sconfitta: David Quinn, esponente della lobby cattolica Iola Institute, ha riferito che i sì sono “quasi il doppio” dei no”. I risultati ufficiali del referendum arriveranno nel pomeriggio.

Lo spoglio delle schede nelle 43 circoscrizioni è iniziato alle 9 di questa mattina (le 10 in Italia). La vittoria del sì rappresenta una svolta per l’isola a maggioranza cattolica, dove fino al 1993 esisteva il reato di sesso omosessuale e l’aborto resta proibito se la vita della madre non è in pericolo. La consultazione popolare ha approvato un emendamento all’articolo 41 della Costituzione del 1937 con la nuova formula secondo cui “il matrimonio può essere contratto per legge da due persone, senza distinzione di sesso”. La campagna per il sì era stata sostenuta dalle maggiori forze politiche anche gli esponenti più conservatori del Fianna Fail e del Fine Gael del premier Kenny hanno tenuto un basso profilo, specialmente quelli provenienti dalle aree rurali.

“Rispetto per gli elettori irlandesi” ma insieme “tristezza”: è la reazione al risultato del referendum da parte dei comitati “Sì alla famiglia”, che riuniscono associazioni cattoliche ed evangeliche contrarie al riconoscimento delle unioni omosessuali. “Certamente – ha spiegato il sociologo torinese Massimo Introvigne, presidente di “Sì alla famiglia” – ha pesato sul voto la tristissima vicenda dei preti pedofili, che ha tolto autorevolezza alla voce della Chiesa irlandese. L’esito è stato pesantemente condizionato dalla decisione del governo di introdurre nel gennaio 2015 la legge che consente alle coppie omosessuali l’adozione di bambini senza alcuna limitazione. L’argomento più forte di chi si opponeva in Irlanda al matrimonio omosessuale era ‘attenzione che se passa il matrimonio arriva anche l’adozione’, e all’adozione la maggioranza degli irlandesi era contraria. Introducendo l’adozione prima del referendum, governo e parlamento hanno svuotato la consultazione di gran parte della sua sostanza”.

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