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venerdรฌ 10 Gennaio 2025

CINA, IL PARTITO COMUNISTA MINACCIA DI PUNIRE I MEMBRI CHE CREDONO IN DIO

In Cina ormai da anni cresce il numero di funzionari comunisti che si convertono e approdano a qualche religione, nonostante le autoritร  cercano di negarlo: le stime indicano un 10% di aderenti al Pcc che in segreto frequentano chiese e templi, anche con zelo e fervore. โ€œEsiste un piccolo numero di persone che ha dimenticato la visione del mondo predicata dai teorici del comunismo. Queste persone si sono rivolte alla religione, e questo fatto ora crea seria preoccupazione. Ora sono nel mirino della Commissione disciplinare, cosรฌ si legge in un articolo del bollettino interno della Commissione centrale per la disciplina e lโ€™ispezione del Partito comunista, organo che ha il potere di aprire indagini ed espellere coloro che infrangono le regole. In questo paese infatti i cittadini โ€œhanno la libertร  religiosa, ma i funzionari comunisti non hanno le stesse prerogative delle persone normali: sono infatti visti come dei combattenti per lโ€™avanzamento della coscienza comunistaโ€ e sono previste โ€œserie misureโ€ per chi infrange la norme.

โ€œNel nostro lavoro missionario โ€“ spiega il pastore protestante Liu Fenggang di Pechino a Radio Free Asia โ€“ veniamo spesso a contatto con questa realtร . Sono molti anni ormai che molti funzionari del governo e del Partito, insieme alle loro famiglie, si convertono a Gesรนโ€. Per il pastore, alla base di questa conversione vi sono โ€œi molti errori politici che hanno commesso. Errori che continuano ancora oggi, con la persecuzione delle nostre chiese da parte delle forze dellโ€™ateismo e la demolizione delle nostre crociโ€

Il governo cinese riconosce solamente cinque religioni: cattolici, protestanti, buddisti, taoisti, musulmani mentre lโ€™ebraismo non รจ una religione riconosciuta e frequentare templi di culti che non rientrano in questa lista รจ contro la legge. I fedeli di tutti questi gruppi devono registrarsi presso le organizzazioni statali che controllano le religioni, oppure sono costretti a vivere la propria fede con gravi limitazioni e correndo gravi rischi. Lโ€™ebraismo non rientra in queste categorie ma, anche senza approvazione, i pochissimi ebrei residenti nel Paese sono tollerati nella pratica religiosa. Il 1992, con lโ€™apertura di canali diplomatici diretti fra Cina e Israele, ha segnato un punto di svolta positivo per il ritorno dellโ€™ebraismo in Cina.

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