E’ previsto per le 20:00, ora italiana, l’inizio di un nuovo ciclo di colloqui promossi dall’Onu per trovare una soluzione politica al conflitto in Libia. Il summit sarà ospitato a Skirat, in Marocco, e si tratta di un incontro in cui si decideranno le sorti del Paese, attualmente diviso in due grandi frazioni. L’obiettivo principale è quello di formare un governo di unità nazionale che possa unire le forze di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, e quello islamista di Tripoli sostenuto dai Fratelli Musulmani e dai miliziani di Alba libica, in modo da fortificare la Libia e poter combattere l’ondata di terroristi che acquista terreno.
Intanto le Nazioni Unite hanno confermato di aver ricevuto migliaia di messaggi di cittadini libici seriamente preoccupati per il deterioramento delle condizioni di sicurezza nel loro Paese, e che chiedono una rapida ripresa dei colloqui. Stessa urgenza è stata manifestata ieri nell’incontro trilaterale tra Egitto, Algeria e Italia a cui ha partecipato anche il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, spiegando che l’incontro dei tre Paesi vuole essere un messaggio di sostegno alla creazione di un governo di unità nazionale.
Se fino ad oggi tutti i tentativi di trovare un accordo tra le parti in conflitto si sono rivelati fallimentari, il ministro egiziano Sameh Shukri, non ha esitato a esortare le autorità libiche a “non sprecare più tempo” nella lotta contro il terrorismo. Anche nel comunicato finale del G7, che si è concluso oggi in Baviera, i leader dei paesi più industrializzati hanno fatto un appello a riguardo affinché nel nuovo ciclo di colloqui le parti in causa “adottino decisioni politiche coraggiose”.