C’è un nuovo capitolo nella vicenda di Le Pen contro le Pen: nella battaglia padre-figlia, il patriarca Jean-Marie ha vinto ancora un round. Il tribunale di Nanterre – vicino Parigi – ha annullato la decisione presa dall’ufficio esecutivo del Front National dello scorso 4 maggio, che aveva sottratto allo storico fondatore non solo la carica di presidente onorario, ma anche la tessera della formazione politica.
Basandosi su alcuni cavilli – o problemi di forma, che dir si voglia – la giustizia francese ha stabilito che Jean-Marie Le Pen “dovrà recuperare tutti i diritti inerenti alla sua qualità di aderente e possibilmente l’incarico di presidente onorario”. Praticamente, potrà ritornare al suo ufficio nella sede del partito. Ma soprattutto potrà rimettere le mani su tutti quei vantaggi connessi al ruolo, compresa l’auto di ordinanza con chauffeur e la carta di credito.
Il partito comunque, ha fatto subito appello contro la decisione del tribunale. Hanno anche ricordato che ormai, all’interno dell’Fn, è stata innescata la procedura per eliminare del tutto la posizione di presidente onorario. Saranno gli aderenti al Front, che fanno parte del congresso, a deciderlo, dato che hanno già ricevuto il bollettino con il quale votare e devono rinviarlo entro il 10 luglio). Dato il predominio del partito di Marine, il risultato di quel voto è dato come scontato. Ma nulla toglie che il papà potrebbe inventare altri ricordi ed espedienti. Il vecchio Le Pen non si dà per vinto, ormai è chiaro.