Giornata decisiva per decidere sul caso Azzollini, il senatore di Ncd per il quale è stato chiesto l’arresto in relazione all’indagine sul crac sulle Case della Divina Provvidenza. Ieri il presidente della Giunta per le Immunità di Palazzo Madama, Dario Stefano, ha proposto di concedere l’autorizzazione nel voto che si svolgerà oggi. “La richiesta di rinvio – ha spiegato Stefano – è stata avanzata da alcuni gruppi ed è stata approvata all’unanimità”. La nuova riunione si terrà stasera alle 20. “Abbiamo deciso di non votare entro stasera (ieri ndr) – ha sottolineato Carlo Giovanardi – perché non può essere un linciaggio. E’ già una profonda infamia quella che si sta perpetrando ai danni del senatore Azzollini, pertanto almeno sui tempi della discussione in Giunta non volevamo ci fossero forzature. Da questa decisione può dipendere anche la tenuta della legislatura”.
Critico con la proposta avanzata dal presidente e relatore Dario Stefano di dire sì alla richiesta di autorizzazione all’arresto di Azzollini arrivata dai magistrati di Trani, è stato il senatore di Forza Italia, Lucio Malan. “La relazione di Stefano – spiega – ci è sembrata eccessivamente ristretta. Si è concentrato solo su due punti e per di più, secondo lui, non c’è fumus persecutionis da parte dei magistrati”. “Per noi, invece, il fumus persecutionis – insiste Malan – c’è eccome. Il quadro che emerge dall’ordinanza dei gip di Trani, infatti, e’ assolutamente impalpabile. Non ci sono le condizioni per arrivare all’arresto di Azzollini e, soprattutto, si basa su testimonianze che si sono rivelate inattendibili. Pertanto, a nostro avviso, ci sarebbe ancora molto da discutere”.