Oltre 800 milioni di persone vivono ancora in estrema povertà. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, si tratta di una buona notizia. Dal 1990 a oggi infatti il numero è sceso drasticamente, da circa 2 miliardi a 836 milioni, praticamente la metà. La lotta alla fame ha registrato passi decisivi e miglioramenti anche nell’ambito delle malattie come Hiv e Aids e per tante donne e bambini l’accesso all’istruzione non è più un’utopia.
Sono questi gli obiettivi raggiunti dal Millenium Development Goals (Mdg), il documento con cui le Nazioni Unite 15 anni fa hanno stabilito il programma di miglioramento di vita in tutto il mondo definendo 8 campi in cui operare.
I risultati sono descritti nel rapporto finale presentato in Norvergia, nel quale veniva evidenziato come la mobilitazione collettiva ha prodotto “il movimento contro la povertà di maggior successo nella storia”. Sebbene ci sia ancora molto da fare, gli sforzi realizzati fino ad oggi hanno salvato milioni di vite migliorando le condizioni di vita di altrettante persone. Lo ha dichairato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki moon durante l’incontro che si è svolto ad Oslo.
E’ necessario definire molti aspetti che potranno contribuire a combattere sempre meglio la fame e le principali necessità del momento, è per questo che i leader monidali ne discuteranno in vista della nuova agenda che verrà adottata quest’anno, il Sustainable Development Goals con 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030.