Nuove forme di “stalking”: a farne le spese è sempre una donna, in Texas, presa di mira questa volta da una compagnia telefonica, che continuava a chiamarla per cercare di farle accettare contratti e promozioni. Fino a qua niente di nuovo, la peculiarità del caso è che Araceli King – è questo il nome della donna che ha sporto denuncia – riceverà un lauro rimborso per le vessazioni.
Questo è quanto stabilito da un giudice federale di Manhattan, secondo cui la Time Warner Cable Inc. dovrà procedere al pagamento di 229.500 dollari nei confronti della parte civile lesa. Il giudice ha spiegato di aver voluto applicare una pena fino a 1.500 dollari per ognuna delle 153 telefonate, perché le azioni della Time Warner sono state “particolarmente eclatanti”.
La donna già dallo scorso anno aveva denunciato le continue telefonate, affermando di aver chiesto più volte alla società di smettere. Tuttavia la Time Warner non intende darsi per vinta, e un loro portavoce ha già annunciato che l’azienda sta valutando come procedere. L’avvocato della donna, Sergei Lemberg, ha fatto sapere che la sua cliente è felice e la decisione del giudice rappresenta un messaggio per tutti quei consumatori vessati da troppe telefonate pubblicitarie: “Semettetela di sopportare”.