E’ stato liberato ed è già rientrato in Italia Alessandro De Ponti, l’attivista italiano fermato nei giorni scorsi in Kurdistan. E’ arrivato nella serata del 9 luglio a Milano Malpensa con un volo di linea ed è atteso a casa a Treviglio (Bergamo).
Ferito ad una spalla la settimana scorsa ad Erbil mentre cercava di raggiungere, illegalmente, l’Iraq, l’attivista italiano era stato successivamente arrestato dal governatorato di Erbil. De Ponti era partito dalla Turchia in aprile, dove si trovava per studiare, con l’intenzione di aiutare il popolo curdo. Fermato al confine da uomini del Partito Democratico del Kurdistan era stato trovato sprovvisto di documenti assieme ad altri due attivisti.
De Ponti, che risiede a Treviglio con la madre e la sorella minore, fa parte di un collettivo locale chiamato ‘Tanaliberatutti‘: era partito lo scorso aprile per la Tunisia, ma neppure i familiari hanno saputo spiegare se il giovane fosse solo, se si trovasse con altri ragazzi, o se avesse viaggiato con qualche organizzazione non governativa. L’ultima tappa prima di attraversare il confine era stata in Turchia, dove si trovava per una vacanza studio. Da lì la partenza verso l’Iraq con l’intento di aiutare il popolo curdo.