Una forte esplosione ha fatto piombare di nuovo la Turchia nell’incubo degli attentati terroristici. La deflagrazione si è verificata a Suruc, a pochi chilometri da Kobane e le autorità temono che si possa trattare di un nuovo attentato legato al terrorismo jihadista. L’esplosione è avvenuta in un centro culturale e ha causato almeno 35 morti e oltre 100 feriti.
Al momento non ci sono ancora state rivendicazioni, ma la vicinanza con il confine di Kobane e le frequenti infiltrazioni islamiste nelle regioni sud orientali della Turchia, fanno pensare ad un’azione legata ai gruppi terroristici. Inoltre secondo alcune fonti non confermate a causare l’esplosione sarebbe stata una giovane donna, 18 anni, una kamikaze appartenente alle fila milizie del Califfato.
A dare la notizia è la tv satellitare curda Rudaw, che ha specificato che all’interno del centro si trovavano molti volontari per la ricostruzione di Kobane. L?attentato molto probabilmente è opera di un kamikaze inviato dall’Isis.
Il centro comunale colpito, è controllato dal Partito Democratico dei Popoli (HDP), il quale ospita spesso visite di giornalisti e volontari che lavorano con i rifugiati provenienti da Kobane. “E’ un grande massacro. La probabilità di un attentatore suicida è molto alta”, ha detto il vice presidente dellHDP Leyla Güven Haberturk.” Informazioni non controllate sono state fornite in relazione al numero dei morti. Alcuni dicono che tutti nel gruppo sono morti”.
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