“Ogni anno, in tutto il mondo, si verificano diecimila trapianti illegali, più di uno ogni ora”. A lanciare l’allarme è il sindaco di Roma Ignazio Marino, intervenuto a seminario sulle schiavitù moderne in Vaticano insieme ai sindaci provenienti da ogni angolo del mondo. “Ovviamente sono solo i più poveri gli unici disposti a sottoporsi al rischio di un intervento chirurgico per denaro – ha spiegato – Tuttavia chi commette questo crimine proviene da ogni continente e non manca chi teorizza che la vendita di un organo debba essere giudicata come risposta concreta per ridurre drasticamente le liste d’attesa. Un esempio per tutti è quello degli Stati Uniti dove se ne discute affermando che potrebbe essere una scelta pragmatica per tutti”.
Secondo Marino “questo crimine contro l’umanità” si può contrastare solo “disincentivando la domanda e combattendo le condizioni che favoriscono l’emergere dell’offerta nei paesi più poveri. Agire sulla domanda significa, nella pratica, stabilire pene severe sia per chi torna dall’estero con un organo acquistato illegalmente sia per chi presta loro assistenza nel paese d’origine. Ciò che serve, internazionalmente è fare del traffico di organi e commercializzazione di organi umani un tabù inviolabile”.
Il primo cittadino si è soffermato anche sulla schiavitù moderna. “Ce ne sono tanti, troppi, tipi non soltanto negli slums, nelle baraccopoli, nelle discariche di luoghi che immaginiamo lontani. Esistono in mezzo a noi, in città come Roma”. Per Marino si tratta di “delitti contro i diritti umani” che “nascono da condizioni composite e richiedono un’analisi e soluzioni congiunte”.