Si è spento all’età di 73 anni lo scrittore Sebastiano Vassalli, una delle più note e prestigiose penne italiane, considerato tra i papabili candidati del Nobel 2015 a cui era stato ufficialmente candidato. Nato a Genova nel 1941, ha trascorso la sua infanzia nella provincia di Novara. Tra le sue prime passione il “poeta maledetto” Dino Campana alla cui figura aveva dedicato il romanzo “La notte della cometa”. Laureatosi in lettere con Cesare Musatti discute la tesi su “La psicanalisi e l’arte contemporanea”, e tra gli anni ’60 e ’70 si dedica all’insegnamento e alla ricerca della Neoavanguardia, partecipando con altri grandi autori al Gruppo 63.
Col passare del tempo si concentrerà sempre più sulla letteratura, in particolare dedicherà energie e passione alla narrazione e al romanzo storico, impegnandosi in una “investigazione letteraria delle radici e dei segni di un passato che illumini l’inquietudine del presente e ricostruisca il carattere nazionale degli italiani”.(R. Cicala). Una delle opere di maggior successo fu “La chimera”, vincitore nel 1990 del premio Strega. A seguire, lo renderanno celebre libri come “Marco e Mattio” (1992), “Il Ciglio” (1996); “Cuore di pietra” (1996); “Le due chiese” (2010), fino al più recente “Terre selvagge” (2014).