È stato investito da uno scandalo in questi giorni, il ministero della cultura slovacco, dopo che ha “svenduto” all’asta un busto di Paolo V, opera barocca uscita dalle mani del famosissimo scultore italiano Gian Lorenzo Bernini.
La statua in marmo, del 1621, di un valore inestimabile, è stata venduta in dicembre dell’anno scorso all’asta al prezzo di partenza di 24mila euro. Quest’anno la statua è stata esportata a Londra, e successivamente venduta negli Usa, al prezzo di 30 milioni di dollari. La motivazione? Sicuramente un errore del perito slovacco, che non riconoscendo la mano dell’autore l’ha dichiarata “una replica”. Per questo dopo l’asta il ministero della cultura slovacco ha rilasciato anche il permesso di esportazione.
A quel punto l’opera è stata fatta stimare da Alexander Kader della Sotheby’s di Londra, che ha riconosciuto l’originale estremamente prezioso. È stato poi acquistato dal Getty Museum di Los Angeles. Il ministro della Cultura, Marek Madaric, ha già sporto denuncia penale e la responsabile del rilascio del permesso di esportazione è stata licenziata. Non si esclude che si possa trattare di corruzione: “Siamo un Paese corrotto. Per benefici personali siamo pronti a vendere la madre”, ha detto al quotidiano Dennik N la deputata Magda Vasaryova, ex attrice e diplomatica slovacca.