Bene il Milan, sorpresa Sassuolo, Inter così così. Sono le indicazioni che arrivano dal Trofeo Tim vinto dai rossoneri dopo la vittoria nei tempi regolamentari contro i cugini nerazzurri e quella ai rigori con gli emiliani. Tanti punti interrogativi per gli uomini di Mancini sconfitti due volte e ancora lontani dalla forma migliore. Grande protagonista della serata è stato Carlos Bacca, approdato a Milanello dopo una stagione straordinaria a Siviglia. Mihajlovic sorride ma non si esalta: “Voglio vincere il derby, quello vero, alla terza giornata di campionato”. Fa spallucce invece Mancini: “Se mi devo preoccupare del Trofeo Tim…”. Eppure – in questi fuochi finali del calcio d’agosto – il Milan sembra giù più squadra: gioca con intensità e cattiveria, dimostrando una fame di vittorie che lascia ben sperare i tifosi a pochi giorni dall’inizio del campionato. I nuovi arrivati impressionano, Bertolacci segna, Bacca va in gol e sforna assist. Nocerino è redivivo e fa la differenza nella partita contro il Sassuolo.
La difesa rossonera è arricchita da Romagnoli che si presenta con un salvataggio sulla linea, evitando all’Inter di pareggiare. Insomma, il Milan c’è e conferma le ambizioni della vigilia. Se poi dovesse arrivare anche Ibrahimovic, lo scudetto potrebbe ben piu’ di un sogno. E’ un’ipotesi, come conferma Adriano Galliani: “Se il Psg lo lascia partire, noi ci siamo. Di percentuali non ne faccio perche’ il giocatore ha ancora un anno di contratto con il Psg quindi dico che al momento non e’ ipotizzabile. Pero’… noi saremo attenti”. “Se dovessi fare previsioni – aggiunge – direi di no, ma il mercato e’ strano. Io credo che non ci serva nulla, siamo coperti in tutti i ruoli. Ci fermiamo qua, in questo momento il mercato e’ chiuso ma possono aprirsi soluzioni non prevedibili. A fine agosto vedremo. Voto al mercato del Milan? Lo devono dare tifosi e giornalisti, ma il presidente Berlusconi ha fatto un grande sforzo economico”.
Obiettivo del Milan per la stagione? “Certamente arrivare tra i primi tre posti”. Il Milan ci crede e punta su una grande annata cosi’ come l’Inter di Mancini che stasera pero’ fa preoccupare non poco il suo popolo. Attacco inconsistente, centrocampo a rilento, difesa assente. E, tuttavia, la parola d’ordine e’ minimizzare: “Non sono preoccupato, solo un po’ arrabbiato per delle situazioni, dovevamo essere piu’ reattivi. Mancano 10 giorni, ci vorranno 3, 4, forse 5 partite di campionato per trovare la forma migliore. Quello di stasera non conta. Gli arbitri? Dovrebbero parlarci di piu'”. Mancini non perde il sorriso, ne’ la speranza, soprattutto quella di avere Perisic: “Sono fiducioso per tante cose”.