Uno dei principali leader del Fronte al Nusra, la branca siriana di al Qaeda, è stato ucciso in Siria mentre si trovava nell’ospedale da campo a Daraa. Ciò che ancora rimane nell’ombra è la dinamica dell’omicidio: secondo l’Osservatorio per i diritti umani “alcuni sconosciuti” si sarebbero introdotti nella struttura per uccidere Fayez Al Faluji; la piattaforma Site spiega invece che lo Stato Islamico ha rivendicato l’azione mentre l’agenzia siriana Sana attribuisce la morte dell’uomo all’esercito di Bashar Al Assad.
Il Fronte al Nusra, considerato uno dei più importanti nemici dello Stato Islamico, proprio nei giorni scorsi aveva annunciato la sua ritirata dal nord di Aleppo, dove Ankara intende creare una zona cuscinetto con la Siria. A motivare tale decisione vi sarebbe la volontà di evitare qualunque forma di collaborazione, anche indiretta, con gli Usa e la Turchia.
Proprio nel mese scorso infatti i due Paesi hanno valutato una strategia congiunta per combattere l’Isis nella Siria settentrionale fornendo supporto aereo ai ribelli della zona. Secondo gli affiliati di al Qaeda però, la battaglia del governo di Erdogan risponde a propri interesse e priorità: “In base allo scenario attuale, la nostra unica possibilità è quella di ritirarci e di abbandonare il fronte contro lo Stato Islamico nella campagna a nord di Aleppo, cedendolo a qualunque fazione sia interessata”.