Una banca delle più importanti colture di base nel profondo dei ghiacciai artici. Sembra quasi fantascienza, ma in realtà esiste davvero. Questa “cassaforte” ghiacciata si trova nello Svalbard Global Seed Valut (Deposito sotterraneo Globale dei semi di svalbard), ed è la più importante banca fitogenica del mondo, una struttura di back-up nel permafrost a nord del Circolo Polare Artico e attualmente contiene 860 semi di colture alimentari provenienti da tutto il mondo. Inoltre recentemente sono stati depositata nella banca 750 sementi di patata che potranno essere così conservate per le generazioni future.
Il suo funzionamento è co-finanziato dalla Global Crop Diversity Trust, la cui missione è conservare la diversità delle colture del pianeta per la sicurezza alimentare delle generazioni attuali e future, e dal governo della Norvegia. Il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, insieme ad esperti scientifici e delegazioni provenienti dal Perù, dalla Costa Rica e dalla Norvegia assisterà questo pomeriggio alla cerimonia che servirà, appunto, a preservare queste colture vitali.
In particolare, i rappresentanti delle comunità andine indigene che hanno lavorato insieme al Parque de la Papa (Parco di patate) a Cusco, in Perù, depositeranno 750 sementi di patata. I semi sono il risultato di progetti di condivisione dei benefici sostenuti dal Trattato internazionale per le risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura della Fao. Gli agricoltori saranno affiancati da scienziati del Centro per la ricerca agricola dell’Università della Costa Rica, che aggiungerà anche parenti selvatici delle patate per la più grande collezione di agro-biodiversità del mondo.
“Tra pochi decenni, i sistemi alimentari del nostro pianeta dovranno alimentare 2 miliardi di persone in più. Produrre più cibo e più nutriente sarà reso ancora più arduo a causa del cambiamento climatico. La biodiversità agricola, come quella racchiusa dentro i semi di patata che vengono oggi depositati qui, è essenziale per affrontare queste sfide, aiutando a sviluppare colture migliori e più resistenti”, ha sottolineato José Graziano da Silva.