Alla vigilia della grande parata militare con cui la Cina celebrerĆ la fine della guerra contro il Giappone, il governo cinese ha lanciato una serie di misure per evitare ogni forma di dissenso pubblico e cancellare i disastri legati allāeconomia e allāesplosione che ha devastato Tianjin. Gli esperti attendono inoltre un āannuncio importanteā da parte del presidente Xi Jinping, che dovrebbe presentare al Paese una riforma dellāEsercito di liberazione popolare. Nel frattempo falchi, cani e scimmie sono impegnati nella capitale a dare la caccia gli uccelli, in modo che il cielo sia piĆ¹ sgombro possibile e non si creino incidenti agli aerei acrobatici.
Nel mese di agosto i ripetuti crolli delle Borse di Shanghai e Shenzhen hanno cancellato circa 5mila miliardi di dollari nel mercato globale. Lāesplosione nel porto della cittĆ meridionale di Tianjin ha ucciso almeno 158 persone. Tutto questo rischia di distogliere lāattenzione dal messaggio di forza e unitĆ nazionale che Pechino vuole lanciare grazie allāimponente parata di domani.
Il 3 settembre la Cina non festeggia solo la fine della II Guerra mondiale, ma soprattutto la fine del conflitto cino-giapponese. Per questo la parata rischia di essere una provocazione verso il vicino Giappone. A Pechino per commemorare lāevento sono arrivati alcuni capi di Stato e di governo, oltre al Segretario generale dellāOnu, Ban Ki-moon. Grandi assenti i leader del mondo occidentale, che si sono rifiutati di rendere omaggio alla āprova di forzaā del Dragone. Presenti Vladimir Putin e, a sorpresa, la leader sudcoreana Park Geun-hye.
La piattaforma ĆØ perfetta per presentare al mondo il āsogno cineseā. Xi Jinping parlerĆ dopo la sfilata di circa 12mila soldati in assetto da guerra e di sistemi bellici ultra-moderni. Per fare in modo che nulla turbi il clima, il governo centrale ha ordinato un raid contro gli attivisti per i diritti umani e dissidenti, e ha imposto la sospensione delle operazioni nei confronti di circa 12mila aziende presenti nel parco industriale della capitale.