Per la Fraternità San Pio X quello di ieri è stato un giorno di festa e non è mancato oggi un messaggio di riconoscenza al Sommo Pontefice per “questo gesto paterno”. E’ così che i lefebvriani hanno risposto a Papa Francesco, dopo la decisione di dichiarare valide e lecite le confessioni dei fedeli amministrati dai preti tradizionalisti durante il Giubileo.
“Nel ministero del sacramento della penitenza, – si legge in una nota – la nostra comunità si è sempre appoggiata, con assoluta certezza, sulla giurisdizione straordinaria che conferiscono le Normae generales del Codice di Diritto Canonico. In occasione di questo Anno Santo, il Papa vuole che tutti i fedeli che desiderano confessarsi ai sacerdoti della Fraternità San Pio X possano farlo senza che nessuno possa opporre la minima obiezione”.
L’aver concesso per l’Anno giubilare la validità del sacramento della Confessione amministrato dai sacerdoti lefebvriani, “è un modo con cui il Papa intende dare sicurezza e serenità ai fedeli della Fraternità San Pio X, per i quali invece, in condizioni normali, la liceità del sacramento non è sicura”, ha spiegato padre Lombardi. Il Papa così “vuole dare questa totale serenità e certezza dell’accesso alla misericordia di Dio, che è anche per loro”, laddove di solito “c’è una situazione di disagio dei fedeli che sono in buona fede”. Padre Lombardi ha posto anche l’accento sulla frase in cui il Papa, a proposito dei lefebvriani, “ribadisce il desiderio di arrivare a soluzioni”.
La Fraternità ha sottolineato la gratitudine e la riconoscenza per la decisione del Santo Padre, specificando che avranno a cuore di esercitare con generosità rinnovata il loro ministero seguendo l’esempio di dedizione continua che il Santo Curato D’Ars ha dato a tutti i sacerdoti”.